L’attività teatrale a Cortona è attestata sin dal XVI secolo a Palazzo Casali, all’epoca Palazzo pretorio, nonché sede del tribunale e delle carceri, dove venivano messi in scena diversi lavori teatrali, in lingua volgare, traendoli dai classici come Plauto.

L’Accademia degli Uniti era il centro culturale e di promozione di queste attività. Il teatro, nei secoli seguenti, è presente anche nella case nobiliari di Cortona. L’interesse per le rappresentazioni, la vicinanza con Firenze e Perugia, il transito delle compagnie di attori fece sì che sorgesse la necessità di un teatro più grande, con tre ordini di palchi e 49 palchetti, all’italiana. Nacque così, nel 1646, il Biscione.

Allo scoccare del XIX secolo si fa impellente la necessità di un teatro più grande e moderno. E viene scelto, come luogo di costruzione, lo spazio occupato dalle Logge del Mercato, dove prima sorgeva la chiesa di Sant’Andrea. A compiere l’opera sarà l’Accademia degli Arditi, realizzando un elegante teatro, situato in una città meravigliosa.

L’incarico viene affidato all’architetto Carlo Gatteschi che, nel 1854, realizza un edificio in perfetto stile neoclassico, con una loggia a sette arcate e, all’interno, due file di otto pilastri con copertura a volte a lunetta. Il loggiato esterno coincide con le antiche Logge del Grano. Completato nel 1857 venne chiamato Teatro Imperiale o Regio Teatro Leopoldo in onore del granduca di Toscana.

L’atrio del teatro, che sarà poi intitolato al pittore Luca Signorelli di Cortona precede la sala degli spettacoli, sormontata da una volta celeste di forma semi ovale, con affreschi floreali. All’interno del teatro si trova un caffè con affaccio sul porticato a colonne ed archi.

http://www.teatrosignorelli.it/

di Umberto Maiorca - 14/01/20